Sulla piccola isola siciliana di Ustica crescono le più piccole lenticchie d’Italia, del diametro di pochissimi millimetri.
Uniche, tenere e particolarmente saporite: l’unico limite è che sono davvero rare. Sono le lenticchie di Ustica, prodotte da secoli nella piccola isola di Sicilia, la cui raccolta è avvenuta in queste ultime settimane. Fino a qualche tempo fa erano in tre, oggi sono invece cinque i produttori interessati alla loro coltivazione che avviene sui terreni lavici e fertili dell’isola in modo totalmente manuale e senza utilizzare concimi, erbicidi o antiparassitari.
Si seminano a gennaio e si raccolgono nella prima metà di giugno, dopo aver eliminato manualmente le erbe infestanti e aver lasciato le piantine seccare al sole nei campi.
Poi vengono sradicate e riunite in mazzi nelle stalle per poi essere battute. Per separare la paglia dalle lenticchie si aspetta una giornata ventosa, e la spagliatura si effettua nell’aia calpestando inizialmente le piantine con delle grosse pietre trascinate da asini per poi lanciarle in aria lasciando che la paglia si allontani dalle lenticchie che ricadono così a terra. Infine vengono setacciate e insacchettate. È un metodo arcaico, usato fin dalla notte dei tempi, che oggi viene eseguito in parte dalla famiglia Mancuso. Questo antico metodo di raccolta è stato sostituito da altre famiglie con la trebbia a postazione fissa che rende l’operazione un po’ meno suggestiva, ma certamente più comoda.
Coltivata fin dai tempi più antichi, è particolarmente famosa per il suo gusto, la sua tenerezza ed il profumo che emana.
Come detto prima, si tratta di lenticchie molto piccole, di colore marrone scuro, tenere e saporite. Sono facili da cucinare: non hanno bisogno di ammollo e cuociono in appena tre quarti d’ora. Cibo povero per eccellenza, ricco di proteine, ferro ed amminoacidi essenziali, le lenticchie di Ustica sono un ingrediente fondamentale della cucina locale. “Le due ricette classiche – afferma Marta Lo Sicco, referente Slow Food del presidio- sono la zuppa, arricchita con le verdure locali e profumata con basilico o finocchietto selvatico, e la pasta e lenticchie preparata con gli spaghetti spezzati. Qualcuno ha pure sperimentato i biscotti preparati con la farina di lenticchie”. Oggi le lenticchie di Ustica sono consumate prevalentemente in loco ed escono dall’isola soprattutto al seguito dei numerosi turisti che lasciano questo prezioso lembo di mediterraneo, vero paradiso per i subacquei. “Viene venduta a 14 euro al kg nei negozi di cibi genuini o nei migliori supermercati – aggiunge Lo Sicco -. Molto sta facendo il presidio per cercare di preservarla e valorizzarla. Nell’ultima settimana di giugno ci sarà una manifestazione dedicata a questo piccolo legume dal titolo Anticchia i Linticchia. L’appuntamento è dal 26 giugno al 2 luglio prossimi”.
Per maggiori dettagli https://www.visitustica.it/cosa-fare-a-ustica/eventi-a-ustica.html