Unione Italiana Vini chiede Governo coraggioso

1406

“Auguro al Presidente Giuseppe Conte e a tutti i nuovi Ministri un ottimo e proficuo lavoro che rilanci una stagione di riforme per il nostro Paese, promuova una rinnovata attenzione per i temi dello sviluppo, della competitività e della crescita delle imprese e del lavoro. Il settore del vino si pone come volano di innovazione e internazionalizzazione e chiede a questo nuovo governo coraggio nelle scelte nazionali – a partire dall’esigenza di disinnescare l’aumento dell’Iva – e autorevolezza sul piano internazionale, il cui contesto di estrema incertezza, in primis su Brexit e dazi USA, preoccupa le imprese e scoraggia gli investimenti”.

Con queste parole Ernesto Abbona, Presidente di Unione Italiana Vini, commenta il voto di fiducia che il nuovo Governo presieduto da Giuseppe Conte ha incassato oggi al Senato della Repubblica. Il Presidente di Unione Italiana Vini sottolinea le questioni calde da affrontare per il settore vitivinicolo, comparto che rappresenta un volano economico e sociale molto significativo per l’Italia.

“Per le nostre aziende – continua il Presidente di UIV – è indispensabile che il confronto istituzionale continui a essere aperto e collaborativo per poter raggiungere alcuni importanti obiettivi tra i quali: la riforma della Politica Agricola Comune, la definizione di uno standard nazionale sulla sostenibilità ambientale della nostra filiera, la promozione dei nostri vini e dei territori, una politica commerciale leale in grado di assicurare l’apertura dei mercati internazionali e affermare i nostri prodotti”

“Unione Italiana Vini – conclude Ernesto Abbona –, che rappresenta oltre 150.000 viticoltori, più del 50% del fatturato italiano di vino e dell’85% del fatturato export di vino, si pone come interlocutore privilegiato delle istituzioni per la diffusione di un consumo responsabile del vino, patrimonio culturale del nostro Paese, e parte integrante della dieta mediterranea”.

AUTORERedazione
Articolo precedenteDroni in volo sugli agrumeti siciliani
Articolo successivoLa cucina vegana di Enza Arena ad Etna Shakti