Nelle scorse settimane è stato inaugurato nella città dello Stretto il nuovo corso del Ristorante Sacha, che porta la firma dello chef stellato Paolo Gramaglia, del President di Pompei. Un vero e proprio vento di novità sul ristorante che era già ben avviato e che, con il tocco stellato partenopeo, è rinato con un nuovo entusiasmo. Situato nel cuore di Messina, a pochi passi dalla centrale Piazza Cairoli, dove messinesi e turisti amano ritrovarsi, il Ristorante Sacha è stato completamente rinnovato. Luminoso ed elegante, ha quel tocco di raffinatezza che piace ritrovare in un locale che punta a fare dell’alta ristorazione la carta vincente della propria offerta. Dalla cucina a vista è possibile ammirare il lavoro dell’head chef Nunzio Di Amico, 29 anni, che segue la strada tracciata dallo chef Gramaglia. Un’opportunità di crescita per il giovane cuoco messinese, che ha fatto esperienza soprattutto nei locali cittadini e che adesso ha accanto uno chef che ha raggiunto importanti traguardi, da cui c’è tanto da imparare.
I nuovi piatti partono da lontano, per recuperare le radici della buona cucina italiana ed esaltare i prodotti del territorio attraverso tecniche innovative. Si lavora per regalare al commensale un “viaggio di tempo senza tempo” attraverso la storia, la cultura e la gastronomia del Bel Paese. La parola d’ordine è sottrarre per moltiplicare, un concetto innovativo che Paolo Gramaglia sta portando avanti da tempo nel suo ristorante di Pompei, nella consapevolezza che sottraendo qualche elemento si esaltano le sensazioni di piacere dei piatti.
Abbiamo visitato il ristorante nei giorni scorsi con la piacevole compagnia di alcuni colleghi. La storia, la cultura, il racconto hanno da subito catturato l’attenzione dei commensali con la Satura, preparazione a base di orzo, farro e frutta che gli antichi romani pompeiani preparavano in occasione di feste o con l’arrivo della bella stagione. Da Sacha la Satura è una zuppa fredda di farro, orzo, mirtilli bacche di Goji che viene servita come buon auspicio.
Il press lunch è continuato con una preparazione in cui lo chef è riuscito a valorizzare il pescato di stagione, utilizzando una ricetta tradizionale siciliana. Il capone è stato prima “allinguato”, quindi immerso nell’aceto, e poi ricoperto con una croccante doppia panatura e fritto. Un delizioso finger food accompagnato da maionese di acciughe di Cetara, chicchi di melograno e alga marina.
A pulire il palato arriva una delicata tartare di finocchi condita con emulsione di olio e limone di Sicilia e impreziosita da gambero rosso di Mazara e uova di lompo.
Un piatto molto caro allo chef Nunzio Di Amico è poi il “Totano e la Caponata” servito con salsa marinara, cucunci, mousse di bruschetta, polveri di pomodoro e capperi.
Il primo che ci viene servito è un grande piatto che mette insieme la tradizione partenopea della pasta mista con quella siciliana dell’utilizzo del pesce povero. Sgombro, capone, cozze messinesi sono i protagonisti della “Pasta Am…mare” ideata da Gramaglia, un piatto ricco come una zuppa di pesce, in cui vengono aggiunti anche i crostacei a rendere l’insieme un capolavoro di gusto.
Arriva il secondo piatto, ben presentato come un dipinto ricco di colori. Il filetto di spigola viene servito con purè di porri e patate, pomodorini confit, polvere di caffè, gel di spinaci, di San Marzano, di carota e di limone. Il consiglio è di accompagnare ogni boccone provando di volta in volta i diversi abbinamenti.
Il gelato alla pesca con mousse di fico d’India, gel di lamponi, scagliette di cioccolato è il pre dessert che anticipa la “Sfera di limone” in salsa di arancio siciliano con specchio di zucchero, mirtilli, ribes, cetriolino e il tocco finale e originale del ravanello.
Proposta interessante. Servizio attento e professionale. Il Ristorante è aperto tutti i giorni a pranzo e cena.
Ristorante Sacha, via Nicola Fabrizi 15, 98123 Messina
Tel. +39.0902939982 Cell. +39.3938744496