Nel firmamento culinario siciliano brillano due nuove stelle. È arrivato il tanto atteso giorno della presentazione ufficiale della 65esima edizione della Guida Michelin, che si è svolta questa mattina al Teatro Municipale di Piacenza, “il più bello d’Italia” per Stendhal.
Per la Sicilia non sono mancati i riconoscimenti. Conquistano l’ambita stella il Ristorante Zash a Riposto (CT) con lo chef Giuseppe Raciti e il Ristorante Otto Geleng del Belmond Grand Hotel Timeo a Taormina (ME) con lo chef Roberto Toro.
“È il sogno di una vita che si avvera” – ha commentato a caldo lo chef Giuseppe Raciti che ha sempre puntato alla stella, lavorando con passione, determinazione, sacrificio per raggiungere questo obiettivo.
In totale sono 17 i ristoranti stellati in Sicilia.
Confermate due stelle a Ciccio Sultano (Il Duomo di Ragusa), Pino Cuttaia (La Madia a Licata). La Locanda Don Serafino di Ragusa con Vincenzo Candiano perde una delle due stelle. Perde la Stella anche il Ristorante Principe di Cerami di Taormina.
Confermata 1 stella per il Ristorante La Capinera a Taormina (ME), il Ristorante St. George by Heinz Beck a Taormina, il Ristorante Signum a Salina, il Ristorante Il Cappero a Vulcano, il Ristorante Sapio a Catania, il Ristorante Coria a Caltagirone (CT), il Ristorante Shalai a Linguaglossa (CT), il Ristorante I Pupi a Bagheria, il Ristorante Il Bavaglino a Terrasini, il Ristorante Bye Bye Blues a Palermo, il Ristorante La Fenice a Ragusa e il Ristorante Accursio a Modica (RG).
Giuseppe Raciti a soli 9 anni scopre la sua passione per la cucina. A 16 anni era già in Svizzera, spinto dal desiderio di formazione professionale. A 22 anni era già capopartita alla corte del maestro Ezio Santin, (2 ** Michelin). Tra i suoi grandi maestri c’è lo chef siciliano Massimo Mantarro con cui ha lavorato negli anni d’oro del Principe di Cerami a Taormina (ME). Dopo qualche esperienza all’estero fa ritorno in Sicilia e da aprile del 2014 è l’executive chef del Ristorante Zash country boutique hotel Riposto (CT). “Miglior Chef Emergente 2015”, secondo del Sud Italia. Miglior chef under 30 del Sud Italia nel 2017. Ha partecipato al prestigioso Concorso “Bocuse d’Or”, gareggiando per la finale italiana. Ha vinto il Premio Europa, istituito dalla Comunità Europea, che premia lo chef che maggiormente si sia distinto in “rispetto e migliore utilizzo della materia prima”.
Roberto Toro, classe 1975, è cresciuto a Palagonia, vicino Catania. Dopo aver conseguito il diploma alberghiero, si trasferisce in Danimarca, dove comincia il suo percorso professionale al Comwell Hotel a Sonderborg. Fra il 2002 e il 2003 collabora con le brigate dei ristoranti stellati Herman ed Era Ora a Copenaghen, mentre nel 2004 si sposta in Francia al Relais Louis XIII (1 stella Michelin).
Nel 2005 Toro torna in Sicilia. Dopo una parentesi al Kempinski Giardini di Costanza a Mazzara del Vallo (PA) entra nel team di Belmond (allora Orient-Express) per i 5 stelle Grand Hotel Timeo e Villa Sant’Andrea a Taormina. Inserito nella brigata del Timeo dal 2009, Toro prosegue la sua crescita fino a diventare Executive Chef dell’hotel nel 2012.
Nel 2017 Toro si è occupato della cena di gala per i Capi di Stato partecipanti al G7 di Taormina, ha
inaugurato la Settimana della Cucina Italiana negli Stati Uniti presso l’Ambasciata Italiana a Washington, e ha pubblicato il suo primo libro, Piacìri.