Blanco: Biuso e La Spada insieme con “Pizza My Star”

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Una serata a quattro mani, un viaggio oltre la tradizione

Andare oltre la tradizione, rompere gli schemi delle preparazioni classiche per dimostrare che, anche in Sicilia, la pizza può essere internazionale.
Nasce con questo intento al Blanco (via Consolare Pompea 506), sede estiva della pizzeria l’Orso di Messina, “Pizza My Star – Viaggi del gusto tra alta cucina e pizza contemporanea”, una serata, quella di venerdì 24 luglio, dedicata alla pizza e all’alta cucina.
Un po’ sulla scia di Authentica Stellata, la rassegna proposta dal maestro pizzaiolo Franco Pepe a Caiazzo nel casertano, in cui lo stesso Pepe cucina, di volta in volta, accanto ad un importante chef, la pizzeria messinese, due spicchi nella guida pizza del Gambero Rosso, fa partire dalla città dello Stretto un connubio gourmet che porterà al fianco del pizzaiolo Matteo La Spada, lo chef Giuseppe Biuso, una stella Michelin del ristorante “Il Cappero” del Therasia Resort di Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie.

«La pizza non è solo quella che ci è stata tramandata dalla tradizione napoletana che valorizza Marinara e Margherita – spiegano gli organizzatori. – Ci sono importanti testimonianze come quella di Alexander Dumas, che ci ricordano che già a metà del 1800 la pizza appariva “di forma rotonda e si lavora con la stessa pasta del pane: varia nel diametro secondo il prezzo… A prima vista sembra un cibo semplice. Sottoposta a esame, apparirà come un cibo complicato. La pizza è all’olio, al lardo, alla sugna, al pomodoro, ai pesciolini”. Ecco, noi vogliamo recuperare la tradizione più antica e usarla come trampolino verso l’internazionalità».

Nel corso della serata La Spada e Biuso lavoreranno insieme tra forno e fornelli, per dar vita ad una alternanza a tutto vantaggio del gusto.

Il menu
Entrée
Ricordo della messinese su pane biscottato ai grani antichi (La Spada)

Tacos alla panella, gambero rosso, cipollina e finger lime (Biuso)

Riccio, ricciola e riccia (Biuso)

Montanara fritta con caponata e riccio di calamaro (La Spada)
In abbinamento: Berlucchi ’61 Brut

Tapas
Cannolo di melanzana, pomodoro, ricotta salata e cioccolato (Biuso)
In abbinamento: Berlucchi ’61 Brut

Pizze
Margherita Dop (La Spada)

Al padellino, Ostrica, ricotta al limone, passion fruit e aria di Franciacorta (La Spada)
In abbinamento: Berlucchi ‘61 Blanc de Blancs 2012

Seppia, caciocavallo e mandorla (Biuso)
In abbinamento: Berlucchi ‘61 Nature 2012

Al padellino, Speck d’anatra, vellutata di carote, alga marina, panna acida e polvere di cacao (La Spada)
In abbinamento: Berlucchi ’61 Nature Rosé 2011

Dessert
Lampone, barbabietola e malva (Biuso)

Dolce Margherita: confettura di pomodoro, ricotta di pecora e cristalli di basilico (La Spada)

Cocktail after dinner
Yellow Submarine – a base di datterino giallo della Piana del Sele (Duilio Bello)

L’Orso
L’Orso nasce nel dicembre del 2014. La lungimiranza dei proprietari ha permesso al locale di raggiungere risultati di grande prestigio: primo fra tutti i due spicchi nella guida Pizzerie d’Italia Gambero Rosso nelle edizioni 2018, 2019 e 2020. “Siamo fortemente convinti che investire nelle materie prime migliori e valorizzare le maestranze porti dei grandi risultati – spiegano -. Siamo sempre alla ricerca di innovazione pur restando molto radicati nella tradizione del made in Sicily”.
D’estate un’altra particolarità contraddistingue L’Orso di Messina: il trasferimento al Blanco Beach Club, il fiore all’occhiello del litorale messinese, luogo incantevole con un panorama unico dove si configura anche un modo diverso di mangiare la pizza, con abbinamenti con pesce e cocktail.

Matteo La Spada
Messinese, classe 1978, Matteo La Spada ha cominciato a fare pizze a ventidue anni in diversi locali di Messina. Quindi ha aperto e gestito un locale tutto suo per tre anni. Dal 2015, svolge il suo lavoro con passione e professionalità al ristorante L’Orso di Messina. “La mia passione per l’arte bianca è nata 20 anni fa, forse per gioco, poi pian piano è sbocciato l’amore per la ricerca, lo studio e la formazione che, uniti ai titoli e riconoscimenti ricevuti, mi hanno dato la forza di credere di essere sulla strada giusta. Per questo mestiere serve passione, un continuo studio, conoscenza delle materie prime e soprattutto voglia di sperimentare e innovare – dice -. Le mie pizze sono caratterizzate da tempi lunghi di lievitazione, alta idratazione degli impasti, utilizzo esclusivo di farine di tipo I ed integrali macinate a pietra che rendono le pizze digeribili e friabili, con un cornicione pronunciato e alveolato”. A questo si aggiungono le materie prime di alta qualità, come ad esempio il pomodoro San Marzano o biologico coltivato in Italia, la mozzarella fatta interamente con latte siciliano o i salumi del territorio siciliano come quelli dei Nebrodi.

Giuseppe Biuso
Palermitano, classe 1988, Giuseppe Biuso dal 2016 è l’Executive chef del ristorante una stella Michelin “Il Cappero” del Therasia resort a Vulcano, nelle isole Eolie. Prima di tornare in Sicilia ha messo insieme esperienze in giro per l’Italia. Significativa la permanenza nel ristorante dello chef Corrado Fasolato, 2 stelle Michelin al Met di Venezia. Quindi un’altra scuola importante, quella dello chef Nino di Costanzo, anche lui 2 stelle Michelin, che lo stesso Biuso definisce “un vero maestro sia di vita che professionale”. Poi Siriola, una stella Michelin, in Finlandia al Restaurant Chez Dominique, Villa Crespi da Antonino Cannavacciuolo, grazie al quale ha svolto la mansione di sous chef al Boscareto resort, una stella Michelin.

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