Path House: la giovane sfida di Federica Di Mauro

2204

Una sfida, un desiderio, una certezza che si è concretizzata per la determinazione di Federica Di Mauro, già con esperienze impegnative nel mondo della hotellerie a Milano e all’estero, ma di origine siciliana, etnea per la precisione. Il suo sogno era quello di realizzare il bello nella sua terra, di raccontare il suo territorio, di fare conoscere la Sicilia. Due fattori hanno contribuito a realizzare la struttura alberghiera che si avvia a conquistare le quattro stelle nella sua categoria: perseveranza e impegno.

Il progetto di Federica è stato presentato lo scorso 4 agosto alla stampa con due novità: l’apertura sia del ristorante sia del lounge bar, fruibili anche dal pubblico esterno, oltre che dagli stessi clienti della struttura. Path House è il nome della Luxury Residence di Torre Archirafi, nelle vicinanze di Riposto, in quel tratto di mare catanese che rivive di storia e di antiche leggende, molte delle quali legate soprattutto al mondo del vino.
La presentazione della struttura alla stampa è coincisa con l’installazione dell’insegna, come a voler suggellare l’inizio del percorso di Path House. Già l’introduzione la dice tutta, immaginate quanta la cura, l’eleganza accogliente delle camere, la bellezza di un giardino tropicale che circonda il sito e di un meraviglioso specchio d’acqua pronto ad accogliere gli ospiti nelle calde giornate estive.

Ma abbandoniamo l’immaginazione e ammiriamo la meraviglia che ci attende. Troverete le attenzioni di uno staff che accontenterà ogni richiesta in linea con il progetto manageriale: far stare a proprio agio gli ospiti, coccolandoli con cocktail raffinati e con una cucina di alto livello. Una cura maniacale, quella di Federica Di Mauro (supportata per intero dalla sua famiglia e dalla sorella Marilia, che cura la parte amministrativa), nella scelta di prodotti locali di alta qualità. Una sfida è stata anche quella di circondarsi di personale giovane e allo stesso tempo talentuoso.
Talento ed estro che sono stati molto apprezzati la scorsa settimana dalla stampa di settore. L’inaugurazione del ristorante e del lounge bar ha emozionato tutti, infatti, con un menu curato dal giovane Chef Daniele Scaglione (di appena 25 anni), ma già con un bagaglio di notevole interesse; attenta la selezione dei vini curata dal Sommelier Salvo Di Bella, impeccabile il servizio dell’altro Sommelier Alberto Rossi e sorprendenti i cocktail preparati dal diciottenne Federico Villani, vincitore del primo premio nazionale Barman Junior School.

La cena ha avuto inizio con il cocktail di benvenuto “Nuovo Esotico” a base di rum, lime, centrifuga di arancia, zucchero di canna, menta, soda.
Subito dopo è stata apprezzata la cucina raffinata di Daniele Scaglione con una entréé imprevedibile: cocotte di insalata di sfere di melone cantalupo, anguria, ricotta salata, olive nere e menta. Una composizione fresca, insolita ma ben bilanciata alla quale è stato abbinato un intrigante Spumante di Cataratto Coppola 1971.
A seguire l’antipasto: tentacoli di polpo grigliato su letto di purea di sedano rapa e patate al lime, capperi fritti, maionese di peperone giallo e crumble di “muddrica atturrata” (pangrattato abbrustolito); al servizio Catarratto 2019 AliAde della cantina Scudero.
Molto hanno stupito gli spaghetti trafilati al bronzo con orata di mare su concassè di datterino siciliano al profumo di bottarga fresca di pescespada; in abbinamento Frappato 2017 Tenuta Valle delle Ferle.
Un “pezzo di mare” nel secondo piatto: Branzino del Mediterraneo su vellutata di zucchine in assoluto di mandorla, cialda croccante allo zafferano e la freschezza delle zest di limone siciliano.
Per finire, il dolce dentro il cocktail. Sorbetto Charmat aromatizzato al basilico in cocktail al limone verdello, spuma alla mandorla e croccante alle erbe aromatiche dell’Etna.
Un gradevole viaggio sensoriale, quello che si può vivere da Path House, che riproporrà lo stesso menu in occasione del Ferragosto.
Lasciatevi emozionare, qualunque sia l’occasione, sotto il cielo stellato jonico-etneo dalla creatività di questi giovani talenti.

(Foto: Andrea Campo)

AUTOREAgata Faro
Articolo precedenteTorre Archirafi, costa jonica etnea: s’inaugura Path House
Articolo successivoMariangela Magaddino: enologa emergente e appassionata