Il successo della 2^ edizione di MEDinWine quest’anno è stato confermato dalla presenza di un pubblico numeroso, dalla partecipazione di dodici cantine e di aziende artigiane del food. L’impegno del Direttore di Vittoria Fiere, Davide La Rosa, e della squadra di professionisti che hanno collaborato (Gianna Bozzali, Giovanni Carbone, Eleonora Spanalatte, Franco Giliberto e Salvo Leto) ha regalato alla città di Vittoria, ancor più dello scorso anno, nonostante le condizioni metereologiche avverse, 26 e 27 settembre, e delle precauzioni Covid, un fine settimana ricco di eventi enogastronomici e culturali.
Del resto, l’obiettivo della manifestazione era proprio questo: far conoscere le bellezze del territorio, la storia di questo angolo di Sicilia. Anche quest’anno Palazzo Iacono è stato protagonista dell’evento ospitando nel giardino le dodici cantine, gli artigiani del food e uno spettacolo musicale che ha deliziano il pubblico con la presenza del cantante Luca Sallemi.
Sono state due giornate intense quelle regalate alla stampa del settore dall’ente Vittoria Fiere. Due giornate alla scoperta di piccole e medie realtà vitivinicole che inorgogliscono il territorio Siciliano per il grande contributo enoico nell’area della DOCG del Cerasuolo di Vittoria.
La prima tappa è stata Rosolini in Contrada Ritillini. La cantina Giasira è stata la prima ad aprire le porte alla stampa. Una tenuta di 130 ettari tra le province di Siracusa e Ragusa. L’ingresso alla tenuta è caratterizzato dai tradizionali muretti a secco, lo sguardo di perde tra carrubi secolari, uliveti, agrumeti e naturalmente distese a vista d’occhio di vigneti: Moscato, Chardonnay, Catarratto, Grillo, Nero d’Avola, Merlot e Nerello Mascalese. La produzione dell’azienda è condotta in regime di agricoltura biologica certificata. I principi dell’azienda sono quelli della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. I vini degustati sono stati: Keration da uve Catarratto, Giasira Nero d’Avola e un sorprendente Aurantium da uve Moscato appassite su graticci. Un passito ben equilibrato, un esplosione di profumi, per niente stucchevole.
Ispica è stata la seconda tappa, ospiti presso la cantina Rio Favara. Un’azienda agricola a conduzione familiare di 16 ettari distribuiti in 6 appezzamenti nelle zone più vocate del territorio. Il principio fondamentale dell’attività è quello di produrre vini territoriali ed è ciò che abbiamo riscontrato degustando Nsajàr e Spaccaforno.
Si cambia territorio; la terza tappa tra Gulfi e Comiso. Ad ospitarci è stata la cantina Gurrieri, già presente lo scorso anno all’evento, aveva suscitato una notevole curiosità. Giovanni Gurrieri ci ha accolto nella nuova cantina, che sarà inaugurata tra qualche mese aprendo le porte agli appassionati del buon bere. Qui la passione e l’amore per il territorio e per il vino è tangibile. I vini degustati hanno confermato l’aspettativa. Nei vini di Giovanni Gurrieri c’è la storia della famiglia, la bellezza del territorio, l’amore per il lavoro. L’invito è a degustare il bianco Donna Grazia ottenuto da uve di Nero d’Avola e Frappato vinificato in bianco, il Cerasuolo di Vittoria Don Vieè, lo spumante metodo classico Donna Grazia (22 mesi sui lieviti).
Sorprese degustative anche la sera presso il giardino di Palazzo Iacono: a farsi notare è stata la cantina Horus con il Cerasuolo di Vittoria: Pittore Contadino. L’etichetta ha catturato l’attenzione e il contenuto ha entusiasmato il palato. Conferme come sempre nei vini di Tenuta Valle delle Ferle e Rosario Catalano. Il Grillo di Catalano è pura poesia, il Frappato ha molto da raccontare.
La seconda giornata è stata dedicata alla visita del Baglio di Occhipinti di Fausta Occhipinti. Se cercate un angolo di paradiso, l’avete trovato. Una tenuta di 10 ettari. Tra uliveti e vigneti sorge il Baglio che dispone di 12 camere e suites.
Elegante e sobrio, arredato in stile vintage. Qui ci si sente come a casa perché è ciò che trasmette Fausta accogliendo i suoi ospiti nella sua casa, come ama definirla. Del resto la cultura dell’accoglienza è una virtù del siciliano. Molto singolare il progetto “ Wine table” di Fausta che a partire dal mese di ottobre avrà ospiti a tavola produttori e ospiti. Sarà un momento di convivialità e insieme di confronto: un modo per trascorrere una domenica diversa in compagnia del buon cibo e dell’ottimo vino.
Ultimo incontro enoico la Valle dell’Acate, la cantina delle sette terre per sette vini. Giovanni Carbone, professionista del settore, ha catturato l’attenzione della stampa facendo rivivere la storia dell’azienda. In degustazione abbiamo incontrato ancora una volta il Cerasuolo di Vittoria, il Frappato, il Bidis e il Moro. La prossima volta sarà la volta di Tanè…
Al prossimo anno e al prossimo immancabile successo!