Avreste mai immaginato che da una stessa vigna e da una stessa annata si potessero assaggiare due vini completamente diversi per tipologia e colore?
E’ una reale possibilità a partire dalla vendemmia 2010, anno di partenza del progetto “Nebbione”, ideato dall’enologo Sergio Molino, che ha deciso di chiamare in questo modo il procedimento di produzione dello spumante metodo classico da 100% uva nebbiolo proveniente da diverse regioni vocate alla sua coltivazione.
La vendemmia 2020 rappresenta il Decennale di un esperimento che continua a crescere coi tempi lenti dettati dalla sosta sui lieviti: minimo 40 mesi, con estremi di 80 in alcuni casi. In questi anni, alle prime 6 aziende che hanno creduto nel progetto, Rivetto dal 1902 (Serralunga d’Alba) , La Kiuva (Arnad – Valle d’Aosta, Cascina Ballarin (La Morra) , Enzo Boglietti (La Morra), Travaglini (Gattinara) , Franco Conterno (Monforte d’Alba), se ne sono aggiunte altre, il cui prodotto non è ancora sul mercato proprio in coerenza del metodo.
Le Langhe del Barolo, l’Alto Piemonte del Gattinara e la Valle d’Aosta del Picotendro, oggi anche il Roero e la Valtellina, terre in cui il Nebbiolo si chiama con nomi diversi ma si esprime egualmente al meglio, dando origine a grandi rossi, trasmettono la stessa ricchezza espressiva nella versione “bolla”. Il Nebbione si colloca nel contesto degli spumanti piemontesi che hanno creato una nuova tendenza del “bere local” quale prodotto di gamma medio-alta e di nicchia.
“Anni di analisi e ricerche – racconta Sergio Molino – mi hanno portato a capire che il grappolo di Nebbiolo, nella sua parte più bassa nel periodo pre-vendemmiale ha il grado di acidità perfetto per creare una base spumante. Di qui l’intuizione di utilizzarlo per un metodo classico e la creazione del gruppo di lavoro”. Il progetto è infatti diventato un’Associazione a partire dal 2017.
Poche regole ma ben precise definiscono il metodo di lavoro in un disciplinare interno di cui l’Associazione si è dotata: soltanto le punte dei grappoli, soltanto Nebbiolo da rosso importante, oltre 40 mesi sui lieviti, dosaggio zero. Ovviamente metodo classico.