Scoprire Catania attraverso prestigiose mostre di maestri della fotografia. Assaporare lo spirito del capoluogo etneo con la “preghiera visiva” celebrata dagli obiettivi di artisti come Gabriele Basilico e Michael Christopher Brown. La lodevole proposta, presentata alla stampa nei giorni scorsi con una conferenza al Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, ha preso il via lo scorso 18 settembre con l’inaugurazione della mostra proprio del maestro Basilico, accolta tra le storiche mura del Museo Civico Castello Ursino, nel cuore della città vecchia. Resterà aperta al pubblico fino al 6 gennaio, attirando turisti, visitatori, cultori dello sguardo attento e sensibile di questo artista internazionale, con i suoi “Territori Intermedi”. La mostra è a cura di Filippo Maggia, sul tema del paesaggio e sulla mappatura socio-antropologica dei territori attraverso lo strumento fotografico, tema caro alla missione culturale della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico ( Fondazione OELLE – Mediterraneo Antico ), che organizza il ciclo di mostre in co-organizzazione con il Comune e la Città metropolitana di Catania.
«Abbiamo tutti, oggi più che mai, bisogno di credere in un futuro possibile, armonico e condiviso: noi di Fondazione OELLE Mediterraneo Antico crediamo che l’arte, resa fruibile, sia l’espressione più alta dell’armonia. Essere “diffusamente” presenti in alcune tra le sedi museali istituzionali più prestigiose della città con un’offerta espositiva eterogenea di respiro internazionale e, allo stesso tempo, legata dal fil rouge del mezzo fotografico, ci rende orgogliosi e certi che queste proposte culturali potranno contribuire all’allungamento di una stagione turistica nata sotto i migliori auspici, con un’attenzione sia alla comunità locale che all’internazionalizzazione del territorio», ha dichiarato Ornella Laneri, Presidente Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, intervenuta a Palazzo degli Elefanti.
L’Amministrazione Comunale ha fatto sentire tutto il suo sostegno all’iniziativa, partecipando attivamente alla co-organizzazione del ciclo di mostre ed intervenendo in conferenza stampa con il sindaco, Salvo Pogliese, e con l’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella. Con loro, anche Carmelo Nicosia, Direttore Fondazione OELLE Mediterraneo Antico; Ezio Costanzo, curatore della mostra “Michael Christopher Brown-IReporter”.
«Tre mostre di altissimo livello in siti di grande prestigio faranno di Catania nei prossimi mesi un faro dell’arte contemporanea – ha detto il sindaco Pogliese –. Questa straordinaria iniziativa è un ulteriore tassello del mosaico molto più articolato che testimonia l’importanza del lavoro sinergico tra le fondazioni, le realtà associative, le istituzioni. Ringrazio la fondazione OELLE Mediterraneo Antico perché dimostra, anche in questa occasione, di avere a cuore la nostra città contribuendo a renderla ancora più attrattiva con un’operazione culturale dedicata a mostri sacri della fotografia e uno speciale omaggio artistico alla nostra patrona Sant’Agata».
«Queste mostre di caratura internazionale – ha sottolineato l’assessore Mirabella – ci permettono di connotare la città nel segno della contemporaneità e di traghettare sempre di più la nostra galleria d’arte moderna verso la galleria d’arte contemporanea che abbiamo in mente, colmando un vuoto in un settore che presenta invece a Catania molta richiesta. Ringrazio la fondazione OELLE Mediterraneo Antico che ha dimostrato vicinanza a un Comune in dissesto con iniziative di qualità condividendo la progettualità di un percorso culturale che non si è fermato neppure con la pandemia».
La riscoperta della fotografia d’autore proseguirà dunque, dal prossimo 9 ottobre al 30 aprile 2022, con la mostra dedicata a “Michael Christopher Brown-IReporter”, alla Galleria d’Arte moderna delle Ciminiere di Catania, immagini struggenti e tormentate che raccontano un mondo violento e contemporaneo, con gli occhi di un giovane poeta dei nostri tempi, mentre dal 20 settembre al 31 gennaio andrà in scena “Nulla era bianco o nero”, curata da Fondazione OELLE e ospitata alla FON Art Gallery di Aci Castello (CT).
Infine, ” “Adorando Agata on the Road” alla GAM di Catania, è un dono alla comunità catanese, alla città, un atto di devozione condivisa, attraverso gli strumenti della cultura che anche quest’anno la fondazione OELLE intende realizzare. Un progetto etico, da un’idea di Ornella Laneri che intende promuovere un archivio denso di contributi artistici, fotografici, video e poetici legati al culto della Santa”, ha affermato Carmelo Nicosia, Direttore Fondazione OELLE Mediterraneo Antico.
LA PROGRAMMAZIONE ESPOSITIVA 2021-22
Gabriele Basilico-Territori intermedi
La grande mostra delle fotografie inedite a cura di Filippo Maggia
Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, co-organizzazione con il Comune di Catania
Museo Civico “Castello Ursino”, Catania
dal 18 settembre 2021 al 6 gennaio 2022
info: fondazioneoelle.com
La mostra Territori intermedi nasce come riflessione su un importante, fondamentale, corpus del lavoro di Gabriele Basilico (Milano, 1944-ivi 2013) sino a oggi rimasto in ombra. Si tratta di fotografie realizzate in parte come studi o infine “sacrificate” per esigenze precise derivanti dalla committenza. Le oltre 120 immagini pubblicate nel catalogo dell’esposizione, di cui oltre 60 proposte in mostra, sono quasi tutte inedite, eppure scelte e selezionate da Basilico stesso. Mai pubblicate né presentate in esposizioni personali o collettive, salvo rari casi, furono eseguite dalla metà degli anni Ottanta sino al primo decennio Duemila, coprendo così gran parte della carriera del fotografo milanese.
Le opere, appositamente stampate per l’esposizione al Castello Ursino di Catania dall’Archivio Gabriele Basilico, sono in due formati: 52 in formato 50×60 cm e 10 in formato 100×130 cm.
«La mostra è un’anteprima assoluta: la selezione delle fotografie che ho fatto rivela un approccio sino a oggi poco indagato all’interno della ricca produzione artistica lasciata da Basilico. I “territori intermedi” sono spazi fisici tangibili con lo sguardo, ma anche spazi mentali, indotti nell’osservatore dai vuoti, dalle assenze determinate da pause e silenzi nella costruzione visuale dell’immagine.
Lo spessore della luce e la scelta prospettica adottati da Basilico contribuiscono a determinare l’equilibrio formale fra i volumi inducendo a una nuova lettura dell’immagine, attraverso quell’atto di sospensione e contemplazione molte volte sottolineato dallo stesso fotografo come indispensabile nell’osservazione del paesaggio, di qualunque natura esso sia e si presenti», dichiara Filippo Maggia, curatore dell’esposizione.
Michael Christopher Brown – IReporter
La prima mostra italiana dedicata a uno dei più importanti fotoreporter internazionali
a cura di Ezio Costanzo
Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, co-organizzazione con Città Metropolitana di Catania
Galleria d’Arte Moderna – Le Ciminiere, Catania
dal 9 ottobre 2021 al 30 aprile 2022
info: fondazioneoelle.com
Michael Christopher Brown (USA, 1978) è considerato il simbolo del fotoreportage contemporaneo. Tra le sue collaborazioni, quelle con Time, The New York Times Magazine, National Geography, dal 2015 al 2017 con Magnum Photos. Grazie alla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico Catania ospita la prima retrospettiva italiana di oltre 250 fotografie, oltre alla sua residenza-reportage nell’isola (In Sicily) insieme al sound artist Michele Spadaro, un workshop di fotogiornalismo e un seminario internazionale.
«Michael Christopher Brown ha innovato il fotoreportage contemporaneo con l’utilizzo di uno strumento, l’Iphone, che nessun fotoreporter professionista aveva mai pensato di utilizzare per documentare un conflitto. La vicinanza al soggetto offerta dallo smartphone è servita a Brown per instaurare un legame con le persone fotografate e per realizzare scatti altrimenti impossibili. Negli ospedali libici, per esempio, dove i fotografi non erano autorizzati a entrare, Brown riesce a catturare immagini che altri colleghi con le loro apparecchiature ingombranti non hanno potuto cogliere. Il fatto che sia stato assunto dalla Magnum con un portfolio pieno zeppo di fotografie scattate con l’Iphone ha scombinato l’intero mondo del fotogiornalismo, ma ha segnato anche l’inizio di una nuova era. Brown racchiude il coraggio di Robert Capa e la rigorosa maestria compositiva di Cartier Bresson», afferma Ezio Costanzo, curatore dell’esposizione.
In mostra si partirà dalla narrazione di Brown della rivoluzione libica, ai reportage davvero sorprendenti eseguiti in Cina, a Cuba, in Congo, in Afghanistan, in Messico, nelle metropolitane di Pechino o nella remota isola russa di Sakhalin.
ADORANDO AGATA ON THE ROAD
da un’idea di Ornella Laneri
Fondazione OELLE Mediterraneo Antico
GAM, Catania
dal 1° febbraio al 12 marzo 2022
info: fondazioneoelle.com
Adorando Agata On the road è un progetto artistico, un atto di devozione a sant’Agata con il quale Fondazione OELLE Mediterraneo Antico vuole rendere omaggio alla propria Città, Catania, con un archivio della memoria in continua evoluzione che raccoglie testimonianze, documenti, video, immagini, contribuendo nel racconto dell’unicità di questa festa religiosa e di popolo, conosciuta in tutto il mondo. «Abbiamo avviato questo progetto nel febbraio del 2020 – dichiara Ornella Laneri – in un momento di grande vuoto involontario di prospettive per una città che si trovava per la prima volta in devozione silente». «Adorando Agata On the road – aggiunge Carmelo Nicosia – ha un duplice codice narrativo, racconti paralleli che puntano verso una visione “altra” del culto agatino e mettono l’accento sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni di una città senza filtri».