Identità, territorio e valorizzazione del pesce povero nelle mense scolastiche sono stati i temi che lo chef Franco Agliolo, patron del Ristorante Ambrosia di Sant’Agata Militello (ME) ha affrontato nella prima giornata del Messina Street Fish, promosso da Confesercenti Messina, in partnership con la Camera di Commercio di Messina, l’Associazione Provinciale Cuochi, l’I.I.S. Antonello, l’Istituto Co.Ri.Bi.A, la Proloco Messenion e la Sacom.
Lo chef nebroideo, chiamato ad aprire la kermesse dedicata alla valorizzazione del pescato siciliano, e a confrontarsi con il tema del “pescato locale nella refezione scolastica”, ha conquistato il pubblico e gli esperti presenti con i suoi “Ravioli di capone e zucchina, vellutata di datterino, pomodorino confit e basilico”. La pasta fresca confezionata ad arte dallo chef, i sapori ben delineati, la spiccata acidità del pomodoro, la pelle croccante del capone sono stati molto apprezzati anche dai relatori intervenuti alla manifestazione.
“Un piatto che coniuga identità del territorio e creatività umana dello chef” – ha affermato il Professore Filippo Grasso, docente dell’Università di Messina e grande esperto di turismo, il quale ha evidenziato anche che la nostra cucina diventa attrattività per il territorio e va comunicata anche ai mercati turistici internazionali, attraverso una collaborazione sinergica tra istituzioni.
Grande apprezzamento per il piatto è stato espresso anche da Alberto Palella, Presidente di Confesercenti Messina, e da Benni Bonaffini, vicepresidente nazionale di Fiepet Confesercenti che ha apprezzato la scelta dello chef Agliolo di preparare una pasta fresca ripiena che è molto più indicata per far mangiare il pesce ai bambini nelle scuole. “Il piatto scelto dallo chef – ha commentato Bonaffini – è stato tecnicamente efficace. Giusta la scelta di utilizzare un pesce locale come il capone, ottima la fattura del piatto, con l’acidità del pomodoro che ha contrastato benissimo la pietanza, e la sua pelle croccante”.
“Il pesce azzurro è un concentrato di sostanze preziose per il nostro organismo. Se abituiamo i nostri ragazzi a mangiare bene sin da piccoli, educando il palato alla qualità – ha spiegato lo chef Agliolo – ne avremo un beneficio da adulti perché la buona alimentazione aiuta a prevenire moltissime malattie. La rivoluzione parte soprattutto dalle scelte degli chef di mettere in menu pesci poveri, sostenibili e locali, da preferire ad altri che provengono da mari lontani. Da qui l’importanza, sottolineata da Agliolo, di inserire nel menu delle mense scolastiche un pesce azzurro come il capone che si pesca nei nostri mari, è di facile reperibilità in molti mesi dell’anno, ha un costo non troppo elevato rispetto ad altri pesci, ed è facile da pulire e diliscare.
Nel cooking show, presentato dalla giornalista Marika Micalizzi, lo chef di Ambrosia ha dato prova della grande abilità e tecnica nella preparazione della pasta fresca, acquisita in Emilia Romagna, accanto a una vera maestra come l’indimenticabile signora Lidia Cristoni, che per tantissimi anni ha affiancato lo chef Massimo Bottura, o ancora accanto a Gino Angelini, romagnolo doc nel suo ristorante di Los Angeles.
In abbinamento al piatto di Agliolo si è fatto apprezzare il vino “Incanto” della Tenuta Enza La Fauci. Un Grecanico dalle note dorate, con uve provenienti dal territorio etneo coltivate a 1150 metri sul livello del mare e vinificate a Messina, nell’azienda vitivinicola che sorge nel cuore della Doc Faro e si affaccia sullo Stretto di Messina. L’Incanto di Enza La Fauci ha un profilo aromatico intenso con note di salvia e grande freschezza al naso e, con la sua spiccata mineralità e acidità, ha tenuto testa al piatto dello chef Agliolo.
FRANCO AGLIOLO
Franco Agliolo è chef patron del Ristorante Ambrosia a Sant’Agata Militello (ME). Originario di Alcara Li Fusi, piccolo comune del messinese, dopo aver conseguito il diploma all’Alberghiero, matura esperienze in Italia e all’Estero, passando per Melbourne, Capo Verde, Los Angeles. Tra i suoi maestri c’è Gino Angelini dal quale apprende le basi della cucina classica. Rientrato in Italia, continua la sua formazione con gli chef Vincenzo Cammerucci e Silver Succi. Nel 2008 arriva un’altra esperienza che segna il suo percorso a La Franceschetta di Modena, la sorella minore dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura; segue uno stage all’Osteria Francescana. A questo punto lo chef Agliolo si sente pronto per compiere il grande passo e aprire il suo ristorante nel territorio del Parco dei Nebrodi. Il 22 maggio 2013 inaugura “Ambrosia”. Per completare il suo percorso, Agliolo continua a studiare e consegue il diploma di sommelier FIS. Lo chef Franco Agliolo è iscritto all’Associazione Provinciale Cuochi di Messina con cui condivide tanti eventi legati alla formazione.
Il Ristorante Ambrosia
Il Ristorante Ambrosia a Sant’Agata Militello propone una cucina contemporanea di terra e di mare, con ingredienti del territorio nebroideo, esaltati al massimo per regalare un’esperienza di gusto attraverso piatti ricercati che interpretano la tradizione in chiave moderna. Lo chef Agliolo è specializzato nella cucina di carne e predilige le cotture sottovuoto e a bassa temperatura. Pur avendo nella carta del ristorante un’ampia scelta di tagli nobili, lo chef privilegia i tagli meno conosciuti e utilizzati che valorizza con le cotture e gli abbinamenti. I piatti più richiesti sono il Coniglio in agrodolce su pavé di patate e porri e l’insalata di rinisca (pecora giovane) cotta sottovuoto.
La cantina ha un centinaio di referenze, con vini prevalentemente siciliani ma anche italiani (Toscana, Trentino, Abruzzo, Veneto, Piemonte) e internazionali. Ambrosia nel 2019 è stato inserito nella Guida Top 50 Italy, curata da Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere. Il ristorante ha conquistato il 31° posto su 50 in tutta Italia nella categoria trattoria-osterie. Oggi il Ristorante è segnalato nelle più importanti guide di settore.
Ristorante Ambrosia
via Magenta 42 – 44 Sant’Agata Militello (ME)
Tel. 0941 1932092 – Cell. 329 6450947
Aperto a pranzo e cena da martedì a sabato, domenica solo a pranzo.