Venezia, Hotel Cipriani: Franco Pepe “firma” la nuova pizza

1034

VENEZIA – Tra le tante novità previste per questa effervescente stagione al Cipriani, A Belmond Hotel dopo l’arrivo come Chef del giovane talento Riccardo Canella e del nuovo Manager del Bar Gabbiano, Riccardo Semeria, dal prossimo 3 Giugno sarà possibile gustare una speciale selezione di pizze, compresa una creazione esclusiva, in collaborazione con il pluripremiato Franco Pepe. Un approdo per la stagione che nasce dall’amicizia e profonda stima con Canella e rilancia, anche sul fronte pizza, la vivacità gastronomica che sta rinnovando Venezia.

Franco Pepe rappresenta la terza generazione di una famiglia di panificatori. La prima attività fu avviata dal nonno nel 1938, a Caiazzo e da allora non si è mai più interrotta. Con l’esperienza di due generazioni alle spalle, in maniera eccellente, Franco ha saputo sperimentare e arricchire il valore della pizza, trovando una via personale che ha rivoluzionato la tradizione con rispetto e passione, riscuotendo innumerevoli riconoscimenti in tutto il mondo, tanto da essere il primo pizzaiolo italiano nominato Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

La “jam session” tra i due, invita l’ospite ad un vero e proprio viaggio nel gusto, che collega idealmente due territori dai sapori molto forti, la laguna di Venezia e l’alto casertano, dove il maestro pizzaiolo risiede. Questa unione, ha l’ obiettivo schietto, dettato dall’amore per il buon cibo e l’arte culinaria, di far provare agli ospiti del Cipriani quei sapori genuini che sono incomparabile espressione di italianità autentica. Per questo progetto che li vede lavorare fianco a fianco per la prima volta, Riccardo Canella e Franco Pepe, hanno deciso “in tandem” di firmare un menù di otto pizze d’autore, tre ideate da Chef Canella e altre cinque proposte dal maestro Pepe. Due traiettorie che chiudono il cerchio incontrandosi nella creazione esclusiva di una nuovissima Pizza Cipriani, come tributo alla tradizione di un classico della gastronomia con il Carpaccio di manzo con salsa Cipriani, mozzarella di bufala, olio al pepe rosa e caviale come ingredienti protagonisti.

Immancabili le classiche di Franco Pepe, come ad esempio la famosa Margherita Sbagliata (Mozzarella di bufala campana DOP, passata di pomodoro riccio a crudo, riduzione di basilico, olio EVO), la Ritrovata (Passata di pomodoro San marzano DOP, piennolo del Vesuvio DOP, capperi disidratati, polvere di olive nere caiazzane, filetti di alici di Cetara, olio agliato, basilico fritto) e la Scarpetta (mozzarella di bufala campana DOP, fonduta di Grana Padano DOP 12 mesi, composta di tre pomodori a crudo, pesto di basilico liofilizzato, scaglie di Grana Padano DOP 24 mesi) affiancate in carta da altrettante ricette originali che esaltano eccellenze gastronomiche del territorio come: crudité di carciofi, asparagi bianchi di Bassano, baccalà mantecato, con un twist innovativo di spezie come curry veneziano, pepe del Madagascar e polvere di liquirizia.

Fino al 30 settembre gli ospiti potranno assaporare i risultati di questa inedita collaborazione a pranzo al Bar Gabbiano – il celebre bar dell’hotel che ha contribuito a rendere famoso il Bellini originale, tuttora servito nella sua formula classica.

“Sono felice di accogliere al Cipriani un autentico maestro come Franco Pepe che ha saputo esaltare un simbolo della tradizione italiana con una visione unica, tra qualità senza pari e creatività in continua evoluzione. Il suo successo in tutto il mondo ci rende orgogliosi e spero che l’ incontro di questi due talenti renda il Cipriani ancor più un luogo distintivo dell’alta cultura gastronomica” commenta Marco Novella, Managing Director.

Il Bar Gabbiano è aperto tutti i giorni dalle 11:00 all’1:00.

Il menù per il pranzo con la pizza di Franco Pepe, sarà disponibile tutti i giorni dalle 12:30 alle 16:00.

Per prenotazioni gli ospiti possono contattare il numero +39 041 2405817, oppure cliccare qui per il link al sito Ristoranti di livello internazionale a Venezia | Belmond Hotel Cipriani.

AUTORERedazione
Articolo precedenteFranciacorta, Monte Rossa: 50 anni e una nuova cantina
Articolo successivo“Frantoi in Festa”: la festa dell’olio e della biodiversità in Tuscia