La Stagione Sala Futura 2023, firmata dal direttore Luca De Fusco, si snoda tra progetti che attraversano il teatro d’autore, la grande musica, il teatro di ricerca e anche quello sociale. Un programma sfaccettato che si rivolge anche ad un pubblico non abituale che si spera possa trovare in Sala Futura un luogo più intimo dove approcciarsi al teatro in maniera meno formale.
“E’ una stagione basata sulla varietà e sulla contemporaneità – afferma il Direttore Luca De Fusco – Se al Verga si parte dai classici, qui si spazia invece su testi affermati della drammaturgia straniera, su omaggi a maestri del cinema, sulla letteratura quasi allo stato puro con Sciascia, su una affettuosa serie di appuntamenti dedicati ai ragazzi, sulla grande musica. Insomma una stagione basata sulla novità per chi ama il teatro, ma vuole ascoltare storie diverse”.
Progetto Sciascia
Il progetto Sciascia è incentrato su “Il mare colore del vino” pubblicato nel 1973 da Einaudi. Una raccolta di racconti scritti tra il 1959 e il 1973 e usciti su giornali, riviste e antologie, tutti ambientati in Sicilia e con protagonisti siciliani. A metterli in scena saranno quattro registi. Simone Luglio firmerà “Gioco di società”, un giallo come solo Sciascia poteva scrivere, dove vittime e carnefici si scambiano i ruoli e dove non esiste un investigatore venuto a risolvere il crimine. Cinzia Maccagnano firma “La rimozione” testo dedicato alla devozione e alla statua di Santa Filomena a cui la Chiesa intende revocare il titolo della Santità. Ninni Bruschetta è il regista de “Il mare colore del vino” che dà il titolo al libro; mentre Francesco Randazzo firma “Un caso di coscienza”, commedia in cui i pupi recitano le loro parti su una scacchiera costruita sui vizi e le idiosincrasie della provincia siciliana.
Progetto Battiato
Segue il progetto Battiato che mira a raccontare in modi diversi il compositore, cantautore, filosofo catanese scomparso nel 2021. Innanzitutto con un concerto “Over and over again” Un viaggio con Franco Battiato che vedrà protagonisti Angelo Privitera, tastierista e programmatore di Battiato per oltre trent’anni e Fabio Cinti, considerato l’erede (Targa Tenco per il suo adattamento cameristico de “La Voce del padrone”). Un concerto e poi tre film: “Perduto amor”, “Musikanten” e “Niente come sembra”. E due docufilm: “Auguri Don Gesualdo” e “Attraversando il bardo”.
Progetto Fringe
Quest’anno per la prima volta il Teatro Stabile di Catania, in partenariato con il Catania Off Fringe Festival, ha promosso un bando per Corti Teatrali, iniziativa rivolta a giovani autori Under 35. I tre corti vincitori vengono prodotti dallo Stabile e presentati in forma completa nell’ambito della Stagione Sala Futura. Si tratta de “L’intervista” di Alfredo Maria Le Boffe, “Dialoghi tra il gran me e il piccolo me” da Luigi Pirandello, firmato da Bruno Prestigio e Michele Carvello, “Inconvenienti borghesi” di Francesca Giancaspro.
Coproduzioni
Due le coproduzioni proposte a Sala Futura che ci riportano, anche se in maniera diversa, al mondo del cinema: “Closer” di Patrick Marber con la regia di Alessandro Maggi. Testo che racconta l’incrocio di vite e la difficoltà di rapporto tra coppie, reso famoso nel 2004 da un film con Jude Law e Julia Roberts. Ed “Effetto Truffaut”, regia di Valerio Ruiz, dedicato a uno dei registi più talentuosi del Ventesimo secolo, scomparso a soli 52 anni.
Progetto Scuole
Grande attenzione ai più giovani, gli spettatori del futuro. “Il soldo bucato” (che aprirà la Stagione il 3 gennaio) è una fiaba musicale ispirata a Luigi Capuana nella cui variegata produzione letteraria le fiabe occupano un posto di grande risalto. A firmarne la regia Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi, nati professionalmente nella Scuola del Teatro Stabile, e da dieci anni protagonisti della scena teatrale catanese con la Compagnia Buio in Sala.
“Dire, fare, baciare, lettera testamento” è un delicatissimo spettacolo curato da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, una sorta di manifesto dei diritti dei bambini, a volte trattati come piccoli adulti. Uno spettacolo che è un po’ una denuncia un po’ un appello. E ancora “Sognando Shakespeare: amori e commedie” diretto dalla regista Valentina Escobar in cui si parla di Shakespeare padre, raccontando del suo amore per i figli minori Hammet e Judith e, infine, “Europa. Il racconto di un rapimento d’amore” di Ezio Donato che fa rivivere sulla scena il mito di Europa e la leggenda che i greci ci hanno tramandato riguardo la fondazione del nostro continente.
“Fermata Marivaux”, ultimo titolo di questa sezione, è lo spettacolo scritto e diretto da Angelo Campolo che conclude il progetto “L’isola dei miracoli segreti” nato da un protocollo d’intesa siglato tra il Teatro Stabile di Catania, Il Tribunale per i minorenni, La Procura della Repubblica, il Comune di Catania e l’Ufficio di Servizio Sociale per i minori. Il progetto ha visto Campolo fare una serie di laboratori con studenti e ragazzi sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile presi in carico dall’USSM di Catania. Un progetto sociale importante al quale lo Stabile ha aderito con convinzione.
Ospitalità
Infine quattro ospitalità: “Mathilde” spettacolo di Luigi Siracusa che affronta le tematiche del tradimento, della separazione e della lontananza, prodotto dall’Accademia Silvio D’Amico; “Maruzza Musumeci” testo di Camilleri messo in scena da Daniela Ardini, la storia di una sorta di anti-Ulisse che ritorna dall’America senza mai guardare il mare, per dedicarsi a coltivare la terra; “Devi avere paura” spettacolo musicale su tema sociale di Guia Jelo, con la regia di Francesca Ferro, testi di Francesco Pulejo. Un’idea che scaturisce da un’esigenza che l’attrice dichiara di sentire da sempre, quella di urlare al mondo : “Devi avere paura della droga”.
Chiude le ospitalità “Il lupo e la luna” di Pietrangelo Buttafuoco, trasposizione teatrale di Valentino Picone. Un’affascinante storia in forma di “cuntu”, l’antica forma di narrazione corale della Sicilia.