ArtGeneve, Carmelo Chiaramonte e la biodiversità degli agrumi siciliani

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Lo chef Carmelo Chiaramonte ha firmato le quattro cene per gli artisti e il pubblico dei collezionisti che la settimana scorsa hanno accompagnato ArtGeneve, celebre appuntamento internazionale con l’arte contemporanea sul lago di Ginevra, in Svizzera, e lo ha fatto scegliendo di dedicare il suo menu alla biodiversità siciliana, raccontata attraverso il tema del Giardino di Epicuro.

«L’occasione di ArtGenève 2023 mi ha ispirato un incontro gastronomico legato alla scuola della felicità di memoria epicurea», spiega Chiaramonte: «Ricordiamo infatti che la prima guida di cucina della storia gastronomica europea ci arriva per mano di Ateneo, frammenti di un manoscritto del cuoco siciliano Archestrato di Gela. L’opera di questo cuoco gastronomo, di cui ignoriamo i dati biografici e una sua storia, porta un titolo emblematico Hēdypatheia, cioè Poema del buongustaio. Un’opera del 300 a.C. che precede la scuola delle felicità di Epicuro. Nel suo poema Archestrato racconta dei suoi lunghi viaggi alla ricerca delle migliori vivande e dei vini più pregiati della Magna Grecia di allora. Tratta inoltre del pane, dei pesci, della selvaggina, della produzione e della conservazione del vino. Nel menu creato per ArtGeneve ho raccontato dei viaggi che gli ingredienti hanno compiuto per arrivare fino a noi, oggi. Guardando alla storia della cucina, di tutti i luoghi del mondo, si assiste ad un brulicare di uomini e donne e cibo, a sud come ad est, sui monti o per il mare. La tavola dell’inverno si veste di piacere di Simposio, come insegnano gli epicurei: una tavola unica, nella sala principale del Museo Arianne, agrumi antichi, sapori sotterranei di funghi, radici, essenze floreali e una ricetta medievale per mano di Federico II»

Gli agrumi protagonisti del menu, portati a Ginevra dallo chef Chiaramonte, sono stati frutto di due raccolte: una del prof. Giovanni Continella e una, per le varietà più rare, del CREA di Acireale, con il supporto della dott.ssa Silvia Di Silvestro coadiuvata dal Dott. Angelo Ciarciulli, che hanno così voluto assicurare la loro collaborazione al progetto.

«Come già fatto in passato in altre occasioni – conferma la dott.ssa Di Silvestro – abbiamo messo a disposizione dello chef Chiaramonte i frutti della nostra azienda sperimentale, dove custodiamo oltre 600 varietà. Per noi si tratta di un’importante opportunità di fare affidamento su un divulgatore esperto, che negli anni è stato sempre capace di valorizzare con i suoi piatti la grande ricchezza di questa biodiversità».

(CREDITI FOTO: la foto degli agrumi è di Teresa Bellina).

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