Nasce il progetto filiera sostenibile dell’Asiago DOP

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L’anteprima a Italia Next DOP, il primo Simposio scientifico dedicato alle Indicazioni Geografiche in programma il 22 febbraio a Roma

VICENZA – Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, in collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi enti di ricerca italiani, avvia un nuovo progetto integrato di filiera sostenibile per migliorare l’efficienza dell’intero ciclo del formaggio Asiago. Il percorso verrà presentato in anteprima a Italia Next DOP, il Simposio dedicato all’alta formazione e diffusione della ricerca scientifica nel settore agroalimentare a Indicazione Geografica organizzato da Fondazione Qualivita il prossimo 22 febbraio a Roma.

Benessere animale, riduzione dell’impatto ambientale e risparmio energetico sono i tre pilastri dell’innovativo percorso di filiera sostenibile del Consorzio Tutela Formaggio Asiago. La produzione dell’Asiago DOP è da sempre testimone di uno sviluppo fondato sul rispetto della biodiversità e sull’utilizzo di pratiche tradizionali di produzione. Il piano di filiera rafforza queste scelte e le integra con nuove sfide, a partire dall’individuazione e dall’applicazione di criteri stringenti per il benessere degli animali, in linea con la strategia Farm to Fork dell’Unione Europea. L’attività si arricchisce con la valutazione dell’impronta ambientale e prosegue con l’analisi e la messa in campo di una serie di strumenti per l’efficientamento energetico che permetteranno di ottimizzare tutte le fasi del processo produttivo. Questo percorso verrà poi completato con l’adesione al sistema di certificazione Made Green in Italy, basato sulla metodologia europea PEF (Product Environmental Footprint) per promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo.

L’ambizioso progetto di ricerca, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova-Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute, il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ed Enersem prosegue nel percorso avviato da tempo di recupero degli elementi originari della denominazione, “patrimonio culturale e gastronomico vivo dell’Unione Europea” e si impegna a contribuire, con le sue scelte, ad un futuro sempre più basato su un sistema alimentare equo, sano, di origine certa e rispettoso dell’ambiente. In linea col Green Deal, l’azione del Consorzio di Tutela veneto-trentino punta con decisione a potenziare i suoi elementi di sostenibilità coinvolgendo per la prima volta l’intera filiera produttiva composta da oltre mille allevatori, 34 caseifici e 6 confezionatori.

“Questa ricerca e la sua applicazione in tutti gli ambiti del formaggio Asiago, – afferma Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago e uno dei due coordinatori della sessione dedicata al marketing delle Indicazioni Geografiche nel Simposio Italia Next DOP – vuole offrire risposte concrete agli obiettivi di sostenibilità che oggi l’Europa si pone. Il Consorzio di Tutela, garante della qualità del prodotto e promotore di questo percorso di sviluppo, sceglie oggi di abbracciare una nuova politica di governance territoriale che coinvolge tutti gli attori della filiera e di raccogliere la sfida di una crescita sempre più sostenibile per l’Asiago DOP“.

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