Vinarius sottolinea il problema del trasporto non refrigerato del vino

326

Vinarius, voce delle enoteche italiane, solleva un problema che rischia, estate dopo estate, di divenire sempre più centrale all’interno della filiera vinicola italiana: il trasporto non refrigerato del prodotto vino. Enotecari, ristoratori e, di rimando, i consumatori, rischiano di non ricevere prodotti al massimo delle loro qualità, proprio a causa dei lunghi spostamenti all’interno di mezzi non a temperatura che andrebbero ad intaccare le caratteristiche del prodotto.

“È un tema che deve essere sollevato e sottolineato nella sua importanza – interviene Andrea Terraneo, Presidente di Vinarius. – Trasportare vini attraverso mezzi non predisposti per la refrigerazione e per mantenere una temperatura ideale che non alteri il prodotto, rischia di diventare un grande disservizio, verso noi enotecari e verso il pubblico. Tamponare attraverso cantine di ultima generazione all’interno dell’enoteca non basta più, il danno viene già compiuto durante il trasporto. Come associazione siamo a disposizione in un’ottica di copertura delle spese di questo servizio ma chiediamo ad aziende, consorzi e altri attori della filiera di unirsi e lavorare ad una soluzione comune, a tutela di un’eccellenza italiana e di tutti i clienti di enoteche e ristoranti che meritano di godere di un prodotto al massimo delle sue qualità”.

AUTORERedazione
Articolo precedenteZorzettig al Mittelfest: la convivialità tra i Paesi attraverso cultura e vino
Articolo successivo“In the middle EST the wine”: l’Etna si racconta sulla Terrazza Zefiro