San Vito lo Capo (TP) – Tra i grandi meriti della appena conclusa XII edizione di “Bagli, Olio e Mare”, manifestazione enogastronomica che ha animato il litorale tra Castelluzzo e Màkari, a San Vito lo Capo, c’è certamente l’obiettivo pienamente centrato di avere esaltato questa parte affascinante di territorio trapanese. Un tratto di costa magico, incantato, che vive in un ritmo e in un tempo tutti suoi, lontano dal caos delle grandi aree metropolitane. Qui il lento trascorrere dei minuti, delle ore, dei giorni è scandito dalla contemplazione dell’esistenza, ma beninteso… circondati da aspetti gradevoli, non solo filosofici. Il paesaggio, innanzitutto, coccolato ogni sera da tramonti romantici. E poi il mare, incantevole, trasparente, lento come l’incedere dei giorni. Ed ancora, la cucina, questa regina del luogo e dell’evento stesso.
Tanto importante, il saper cucinare da queste parti, che ci siamo fatti un po’ raccontare certi aspetti da Peppe Buffa, 58 anni, Chef conosciuto e apprezzato non solo nel Trapanese, per anni animatore gastronomico di prestigio del ristorante “Il Ritrovo” ed oggi fautore di altrettanto apprezzati catering. Tra i numerosi protagonisti della gradevole manifestazione, infatti, c’era anche lui, naturalmente tra gli stand da dove uscivano le prelibatezze proposte al grande pubblico per quattro sere di seguito.
“Per noi – ha spiegato lo Chef – è importante la cultura della pasta in questo contesto dell’Isola. Nel Sud d’Italia, sicuramente, è ancora il piatto principe. Abbiamo utilizzato in questi giorni pasta locale, con grani antichi e siciliani. Busiate, certo, ma non solo, per esprimere il territorio trapanese. Poi, altrettanto fondamentale, è il nostro rapporto con l’olio, questa grande ricchezza per la ristorazione italiana e siciliana. Per noi è pari al vino, per importanza, e non è solo un condimento ma un alimento con il suo carattere e la sua importanza. Sono, tra l’altro, anche un produttore di olio, possiedo piante di Cerasuola, Baincolilla e un po’ di Nocellara”.
E poi, Buffa ha raccontato del rapporto tra cucina locale e pesce della costa: “Il pesce, qui, vince sulla cultura della carne. Tra la Riserva di Monte Cofano e Capo San Vito, ha un sapore diverso, soprattutto quello da zuppa. In questi giorni, infatti, abbiamo proposto, tra l’altro, anche la pasta con le acciughe, classica, ca angiova rossa, e il pomodoro, e poi il pesce fritto. Ed ancora, a pasta a trapanisi, con mandorle, basilico, aglio rosso di Nubia, pomodoro e olio. Pomodoro rigorosamente pizzutello, più piccante, che sa più di pomodoro antico”.
Molto apprezzate, dunque, le preparazioni di queste sere, mentre il sindaco di San Vito lo Capo, Francesco La Sala, ha espresso entusiasmo: “Siamo molto soddisfatti dei notevoli miglioramenti rispetto all’edizione precedente. Una delle novità più apprezzate è stata l’introduzione di menu tematici che cambiavano quotidianamente, consentendo ai visitatori l’opportunità di esplorare la ricca varietà della cucina locale. Questa iniziativa ha valorizzato appieno i prodotti del territorio”.
La manifestazione, infatti, ha offerto un ricco programma di attività, tra cui escursioni di trekking guidate alla scoperta di antichi bagli e sentieri panoramici, e visite alle strutture produttive rurali della zona.
Interessanti e molto attuali, poi, anche gli approfondimenti proposti nelle 4 sere, durante i talk show, tra produzioni agricole, gastronomia e turismo sostenibile.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Turistico Culturale “Castelluzzo” con il contributo di compartecipazione del Comune di San Vito lo Capo. Importanti partner hanno collaborato all’iniziativa, tra cui COFIOL, O.R.O. Sicilia, Sicilia Food Awards, Federalberghi Trapani, e Cronache di Gusto, oltre a numerosi attori locali.
Gli organizzatori guardano già al futuro con l’ambizione di migliorare ulteriormente. L’affluenza e il feedback positivo dei partecipanti hanno confermato il potenziale di crescita dell’evento, che si propone come vetrina d’eccellenza per le tradizioni gastronomiche e culturali della Sicilia.
“Bagli, Olio e Mare” dà così appuntamento al prossimo anno, promettendo un’edizione ancora più ricca.